Girompini e Dore campioni italiani di doppio 2015
Gli occhi di Elio Girompini (Corriere della Sera) erano fermi a mezz’altezza e quelli di Matteo Dore (Gazzetta dello Sport) puntavano luminosi sulla coppa. I primi quasi velati di commozione, i secondi spalancati con gioia sull’ambito premio. I due non sono campioni routiniers ma lo diventeranno, e in quel momento, lì sul podio dello Chervò San Vigilio di Pozzolengo (Bs), il pomeriggio del 22 ottobre, si sono sentiti con merito, si vedeva, vincitori di un Major. Ne avevano tirati al netto 137 in due giorni (formula medal per una 4 palle la migliore il primo giro e greensome il successivo). Secondo netto alla coppia Piva-Lanza (144), e Terzo netto a Pacciani-Crespi (146). Il VII Campionato di Doppio dei giornalisti italiani, tutto medal, memorial Paolo Dal Fior, gara degli affetti e del ricordo, si è caricato anche quest’anno di una motivazione che consolida le intese tecnico-agonistiche (la scelta del partner) e di una (la memoria) che unisce i cuori.
In campo 21 coppie. Niente CBA, risultati in media con gli handicap e il bel tempo. Percorsi Bianco+Rosso il primo giorno e Bianco+Giallo il secondo, con arrivo su un vero palcoscenico, il lungo doppio green sotto la terrazza della Club House, illuminato dall’ancora tiepido sole del Garda. Bianco+Giallo, bianco il sole e giallo dorato il paesaggio, cielo blu e luce ovunque.
Nel Lordo in vetta Russo e Ronchi con 150 colpi, seguiti da Bartolini-Piccaia (161) e, in terza posizione, da Sciubba-Frigeri (169), ovvero la tenera Dulcinea dell’Olgiata e il sincopato Cavaliere Padano. Diavolina ha messo un suo cadeau su tutte le coppe. All’eroico Colognola (da Roma per esserci), in campo con un dito medio ferito da un serio incidente di bricolage (greep doloroso e fragile), un meritato tagliacarte-omaggio che premiava la partecipazione e invitava a più tranquilli lavori da scrivania.
Rischi & Risate. Alla 9 del Bianco, il parmigiano Gallerani, figlio legittimo di Sky Sport e di Sky Frequenza Potente, spara il primo giorno, sulla terra della Battaglia di Solferino e San Martino (Seconda d’Indipendenza), una ProV1 sul team che lo precede ma senza uccidere. Proprio mentre alla 3 andava in scena un episodio di Terra Nostra Scivolosa, protagonista la coppia Piva-Lanza. Lanza è un garbato caporedattore de La7 e Piva un prudente notista sportivo di Repubblica. Gli va la palla nel canneto e vuole lasciarla lì, forse in acqua. Generoso come tutti i siciliani, Lanza scende a cercargliela, ma strascivola sul bordo argilloso e cade in acqua dopo una bella botta al basso schiena. L’incidente non pregiudica la loro performance: arriveranno, uno dolorante e infangato e l’altro sorridente, in alta classifica.
Fra le due giornate, cena nel salone Chervò. Al tavolo centrale il presidente del Resort e vice del circolo Pietro Apicella, il nostro presidente Dal Fior e la sua Ge, i vice Golob e Pacciani, rispettivamente attenti selezionatori di campi e di atleti, e Marina e Domenico Soldati, genitori comaschi del quindicenne Teodoro, promettente golfista federale stroncato quest’estate da leucemia fulminante. Fu assistito negli ultimi giorni dal Centro Maria Letizia Verga di Monza al quale abbiamo donato 8.800 euro della nostra beneficenza. I coniugi Soldati hanno rievocato le luminose qualità sportive e umane di Teodoro leggendo l’ultimo suo componimento in classe, protagonisti il golf e il modo di giocarlo. Intensa la commozione nel silenzio e nell’accostamento ideale e umano delle due coppie al tavolo, i Dal Fior, al centro di questo nostro memorial, e i genitori del giovane eroe del green.
Pietro Apicella risponde alle domande sul resort. Bilancio 2015 confortante: i percorsi qui sono ancora verdi a fine stagione anche grazie all’uso sui fairway di prodotti bio e a un’irrigazione perfetta e generosa fatta nell’estate torrida. Sono stati 52mila i giri in campo registrati fino ad ottobre, con grande attenzione alla qualità dell’accoglienza e al marketing promozionale in Baviera e in Nord Europa. Proprio come fanno i migliori resort spagnoli e lusitani. Dove è bello tornare ogni autunno, come qui, a due passi da Sirmione, sulla dolce Riviera del Garda.
Roberto Zoldan